CHI SONO

Nata nell’ anno di (dis)grazia 1986 vorrebbe prima di tutto precisare che odia parlare in terza persona di se stessa e lo fa per esigenze autoriali. Da quell’ anno passeranno svariati lustri prima del fatale incontro con un cane andaluso che volle gentilmente accompagnarla zampa nella mano verso quella mitica ombra proiettata nella caverna. Ad oggi è convinta che il cinema sia l’ ultima arte rimasta in grado di carpire i mutamenti di quest’ epoca e di sopravvivere alla velocità del cambiamento imprimendo su pellicola l’ avvicendarsi del tempo. E’ anche convinta che il cinema non debba raccontare un bel niente e che come chiarisce spesso Godard esso sia innanzitutto un microscopio che permette di vedere ciò che ad occhio nudo non può apparire.
Conclude con il precisare che fa tutto ciò spinta dall’ amore per il cinema, che non sopporta la boriosità della critica nostrana, la maggior parte dell’ universo cinebloggheristico radical-chic, e chi “usa” il cinema per mettersi in mostra perché lei (cioè io) va fiera del suo mentore Conte Raffaello Mascetti che le ricorda sempre che nella vita “è proprio obbligatorio essere qualcuno?”